Favorire la lettura in classe

promuovere la lettura in classeAl termine di ogni anno scolastico, facendo il bilancio didattico, affronto sempre con timore l'argomento lettura. Agli studenti delle medie in genere piace leggere, l'importante per loro è non dovere uccidere le emozioni positive che hanno provato, catalogando fatti e personaggi in una pesante quanto noiosa scheda del libro.
Quest'anno ho provato da un lato a far realizzare dei book trailer, dall'altro ad invitarli a raccontare in maniera creativa il contenuto delle loro letture ai compagni.
Un'interessante esperienza, che voglio condividere con voi, mi è parsa quella di Matteo Biagi, autore del blog http://www.qualcunoconcuicorrere.org 
La sua proposta didattica sulla promozione della lettura è quella di dedicare, in classe, almeno un’ora settimanale ai libri, modellata sulle esperienze dei circoli di lettura, rigorosamente svincolata da compiti e valutazioni, e incentrata su tre parole-chiave: personalizzazione, condivisione e coinvolgimento attivo degli studenti.
Dopo un’osservazione iniziale della classe, si stila una lista (ampia) di titoli sui quali lavorare durante tutto l’anno – utilizzando la biblioteca scolastica, oppure il bonus per l’aggiornamento. Poi è molto importante una iniziale presentazione efficace dei titoli da parte del docente. Si crea curiosità intorno alla storia, si legge l’incipit, si mostra il booktrailer se esiste, eccetera. Va da sé che l’insegnante non può e non deve “barare”. Deve presentare titoli che conosce, che ha letto e che ritiene efficaci.
Una volta assegnato un libro a testa e lasciato un congruo tempo di lettura – anche a scuola: volendo si può utilizzare la stessa ora settimanale per la lettura individuale, tempo che può servire al docente per rispondere a domande, chiarire punti complessi, etc – al momento di riassegnare i testi il docente lascia che siano gli studenti a consigliare i loro compagni, e dedica molto tempo alla condivisione delle emozioni legate alla lettura.
Sul sito compaiono le recensioni dei ragazzi di Biagi, che trovo molto interessanti. Leggeteli!