Il metodo del Curricolo Globale di Scuola Senza Zaino

metodo curricolo globale scuola senza zainoUna delle più interessanti letture che ho fatto quest'estate è sicuramente "A Scuola Senza Zaino" di Marco Orsi, un saggio nel quale l'autore descrive l'omonima metodologia che si è diffusa negli ultimi anni in diverse scuole, soprattutto della Toscana.
Senza Zaino è un progetto molto ambizioso ma anche molto concreto. Ad una prima parte teorica (eccezionalmente ricca di spunti), segue un dettagliato excursus su come realizzare una scuola nuova e innovativa, corredato da box, schede e approfondimenti.
In sostanza il progetto parte da un dato di fatto: le tanto discusse demotivazione, noia, passività e irrequietezza riscontrate nei nostri ragazzi. A chi dare la colpa? Alla società malata, alla famiglia in crisi o alla scuola che richiede ancora nel nuovo millennio conformismo e passività, invece di promuovere creatività e autonomia?
Il progetto parte dunque dalla critica di un oggetto apparentemente innocuo come lo zaino (simbolo della fatica fisica e coercitiva che compie lo studente) per proporre una scuola aperta, nella quale gli studenti siano protagonisti del processo di apprendimento.
Per fare questo occorre ridare dignità al mondo vitale dell'aula, che è il vero centro della vita scolastica. La scuola diventa una piramide rovesciata: in alto la classe composta da docenti e allievi e in basso il dirigente, lo staff, il personale amministrativo: una prospettiva di radicale sconvolgimento che costringe tutto un istituto a ripensarsi.
Nuovo è anche l'approccio al sapere. Le lezioni devono essere progettate con il metodo del Curricolo Globale (che riprende alcuni interessanti spunti delle Indicazioni Nazionali del 2012). Non si tratta semplicemente di un metodo di insegnamento, ma di una modalità per comporre nel miglior modo possibile tutti i fattori che concorrono alla progettazione dell’offerta formativa. Il curricolo globale implica una prospettiva secondo la quale è l’esperienza scolastica nella sua ampiezza, a cui è esposto lo studente, a favorire la crescita e l’apprendimento. Il tutto promuovendo un disegno di azione didattica orientato a far sì che docenti e alunni elaborino assieme il percorso scolastico, per cui lo sforzo è quello di uscire dalla logica di insegnanti cheprogettano le cose che devono far fare agli alunni a favore della logica che richiede una costruzione condivisa di progetti e significati per cui tutti fanno qualcosa, hanno un ruolo, si prendono un impegno per portare avanti una ricerca, per scoprire una parte di mondo, per acquisire nuove conoscenze.
Per approfondire il progetto, non posso che rimandare al sito ufficiale di Senza Zaino, ricco di spunti e di video che mostrano come è stato concretamente realizzato il metodo nella scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado.