Quest'anno al BETT (il più grande salone europeo sulle tecnologie per l'istruzione), ho avuto la fortuna di conoscere Angela Maiers, un'insegnante che da anni lavora (con la sua associazione Choose2Matter) per scoprire il talento negli studenti. Questo talento lo chiama "genius" (genio) e sostiene che tutti ne abbiamo uno, dobbiamo solamente imparare a stanarlo.

Lei stessa racconta di come molti la invitano a smettere di raccontare ai ragazzi che sono dei geni perché fomenta irrealistiche aspettative.

Eppure Angela può raccontare centinaia di storie di persone che hanno scoperto il loro genio e che hanno fatto cose eccezionali e innovative. Tristemente, molti di questi geni, hanno trovato la loro strada al di fuori delle mura scolastiche. Perché la scuola non può essere un luogo dedicato all'invenzione, all'innovazione e al cambiamento? Perché la scuola non può essere un luogo dove apprendere ad essere responsabili cittadini del mondo?

Dobbiamo cambiare punto di vista e cominciare a cercare il genio intorno a noi. Tutto deve cominciare con una nuova definizione che abbracci ciò che il genio fa piuttosto che chi o cosa sia. Occorre guardare oltre il QI e le anomalie genetiche per scoprire il genio al lavoro.

Che cosa fa un genio? Seth Godin ne dà una definizione per punti in Linchpin:

Il mondo oggi richiede menti che generino nuove prospettive, cerchino soluzioni a scoprano nuove opportunità. Queste menti siedono nei banchi delle nostre classi, probabilmente inconsapevoli del loro genio. Abbiamo il dovere morale di guardare più a fondo dentro di loro.

La capacità degli studenti di prendere in mano le loro vite dipende dalla nostra capacità di:

You are a genius and the world needs your contribution (Tu vali ed il mondo ha bisogno del tuo contributo).

 

Ecco un famoso TED Talk di Angela Maiers