Le intelligenze multiple di Gardner nella didattica

Categoria: Italiano
Creato: Mercoledì, 10 Agosto 2016 09:26

intelligenze multiple didattica praticaLa teoria delle intelligenze multiple ideata da Howard Gardner nel 1983 mi aveva sempre affascinato, ma non ero mai riuscito a comprendere veramente come potesse essere utilizzata in pratica nella didattica.
Ora, leggendo Intelligenze multiple e tecnologie per la didattica di Walter McKenzie (Erickson, 2014), ho capito molto dell’applicabilità in classe del pensiero gardneriano.
Ecco innanzitutto una descrizione illuminante ed esaustiva di quali sono le singole intelligenze:

Se pensiamo a come abbiamo tradizionalmente classificato e insegnato, la corrispondenza fra le aree di insegnamento e intelligenze è pressoché perfetta.
Tale corrispondenza è un riflesso dello schematismo che ha caratterizzato l'istruzione nell'era industriale: ogni area di insegnamento riceve un'attenzione specifica attraverso una determinata quantità di tempo nella giornata scolastica. L'insegnamento della lettura avviene nelle ore riservate specificamente a questa attività e non ha nulla a che spartire con ciò che avviene nelle ore di matematica. Si presume che trattare ciascuna disciplina soltanto nel suo spazio temporale riservato sia un metodo di insegnamento efficiente e pratico.
Quello che deve cercare di fare un insegnante è invece fare in modo che tutte le ore di lezione coinvolgano più di una intelligenza (l’ideale è stimolarne da 3 a 5): una lezione di italiano o storia, di scienze o tecnologia che sia, deve stimolare gli studenti sotto diversi aspetti e secondo diverse modalità: solo allora avremmo creato la didattica perfetta, che massimizza i risultati e coinvolge pienamente gli studenti.

C'è anche chi non condivide il pensiero di Gardner. Ho da poco letto un interessante saggio di Geake che considera le intelligenze multiple una bufala non confermata dalle ricerche delle neuroscienze in ambito educativo.